Diceva Tchaikovsky che Carmen sarebbe diventata in pochi anni l’opera più famosa del pianeta. Probabilmente perché Carmen è universale nel suo essere malvagia, perversa, raffinata, fantastica avanza con passo leggero e composto; la sua raffinatezza non è quella di un individuo, bensì di un’intera razza. In tanti abbiamo riconosciuto in Bizet il coraggio di questa sua sensibilità eccezionale, che non aveva trovato mezzo per esprimersi nella musica colta d’Europa; il coraggio di questa sensibilità meridionale, brunito, arsa dal sole…Ah finalmente l’amore, l’amore ricondotto indietro verso la natura!… L’amore come destino, come un destino cinico, innocente, crudele, l’amore esatto nella sua forma natura. Un’opera da ascoltare con le rughe in fronte dalla passione, da serbare nel cuore come un atto d’amore verso la grande musica, verso la grande opera.

La nostra Carmen, in formato pocket, ha una messa in scena innovativa e coinvolgente che vede l’ausilio di proiezioni video, oltre a elementi scenici nel solco della tradizione, costumi, ballo, ensemble strumentale (formato da cinque musicisti), cast di primissimo piano, la voce narrante della bravissima attrice lucana Maria Grazia Zingariello, la regia di Gianpiero Francese e la direzione musicale di Francesco Zingariello.

Personaggi e interpreti
Carmen, Serena Dominici
Don Josè, Zi-Zhao Guo
Micaela, Biancamaria Tivelli
Escamillo, Carlo Provenzano

Voce narrante, Maria Grazia Zingariello
Coro Opera Festival

Corpo di ballo:
Silvia Italia Calorio
Claudio Roffo
Anna Distasi
Nicola Vecchione
I solisti di Puglia e Basilicata

Direzione musicale, Francesco Zingariello
Regia, Gianpiero Francese